L’appoggio, la mano…

appoggio-mano

Riprendiamo la nostra conversazione (mi piace pensare che questa sia una conversazione, anche se di fatto è una sorta di monologo).

Se aveste dubbi o domande sono a disposizione per darvi delle risposte. Avete fatto il disegno a occhi chiusi? Vi ha colpito qualcosa? C’erano linee staccate o parti mancanti nel tracciato?
Oltre a massaggiare le parti interessate come vi avevo già proposto, aggiungerei una piccola ATM (Awareness Through Movement) del metodo Feldenkreis.

La piccola lezione di oggi riguarda la mano.
Fate prima il disegno e poi mettendovi in piedi cercate di capire come vi sentite. Leggeri, pesanti, lunghi o schiacciati? Com’è l’appoggio sui piedi? Poggiate su entrambi, su uno solo, sulla parte posteriore o su quella anteriore? Vi sentite stabili?
Trovate una posizione comoda, sdraiatevi (anche sul pavimento) con un cuscino sotto le ginocchia e un asciugamano ripiegato sotto la testa. Inspirate ed espirate in modo naturale dal naso, senza forzature, controllate se rimanete in apnea o se il respiro è fluido e regolare.
Tenete il palmo della mano destra rivolto verso l’alto e delicatamente ruotate il polpastrello del pollice su quello dell’indice in senso orario e poi antiorario; ripetete alcune volte: sentite se spalle, gomito e anca sono rilassati. Se sono tesi, respirate e lasciate andare. Poi portate il polpastrello del pollice su quello del dito medio e rifate gli stessi movimenti circolari in senso orario e antiorario, fino ad arrivare al mignolo.

A questo punto ricominciate con il polpastrello del mignolo che ruoterà in senso orario e antiorario sul polpastrello del pollice e così via. Fate un piccolo check di che sensazione avete di voi stessi, com’è il respiro, se siete rilassati, se siete appoggiati diversamente sul pavimento.

Rimettetevi in piedi lentamente e verificate com’è il vostro appoggio rispetto all’inizio e tornate a disegnarvi di nuovo.
È cambiato qualcosa? Le sensazioni diverse durano poco, il sistema nervoso trasferirà le sensazioni migliori, il corpo è intelligente e va verso il benessere.

Che cosa c’entrano questi esercizi con il nostro obiettivo, di mangiare per dimagrire? Lo scopriremo insieme nei prossimi “dialoghi”.